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Il pedone non ha sempre ragione! In alcuni incidenti può infatti avere parte della colpa

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Il pedone non ha sempre ragione! In alcuni incidenti può infatti avere parte della colpa

In tema di investimenti pedonali, negli ultimi 15 anni, si sono viste succedersi decisioni contrarie una dall’altra: prima a completo favore del pedone (visto come elemento “debole” della circolazione stradale e quindi da tutelare) e poi a completo favore dell’automobilista (il pedone non può mettere in atto comportamenti che possono mettere a rischio la circolazione altrui).

Come spesso succede, la verità sta nel mezzo o meglio, in questo caso, la responsabilità dell’incidente va inquadrata di volta in volta nella specifica dinamica del sinistro preso in oggetto.

Due recenti sentenze della cassazione (n. 24472 del 18 novembre 2014 e n. 2611 del 23 giugno 2016) sono molto chiare in merito. Per stabilire la colpa dell’incidente non basta che il pedone attraversi fuori dalle strisce pedonali ma il conducente del veicolo investitore deve dimostrare di avere fatto di tutto per evitare l’urto.

Questo, nella vita pratica di tutti i giorni, cosa significa? Innanzitutto che chi guida un veicolo deve essere sempre attendo alla guida e avere un comportamento adeguato alle condizioni del traffico e al luogo in cui si trova. Se ad esempio si attraversa un centro abitato bisogna aspettarsi che ci siano dei pedoni che attraversano dove più gli fa comodo e quindi bisogna regolare la velocità in modo da poter evitare un investimento di un pedone che attraversa all’improvviso o fuori dalle strisce pedonali.

Questo significa che il pedone ha sempre ragione? Assolutamente no: il pedone che attraversa fuori dalle strisce pedonali è tenuto a dare la precedenza ai veicoli che transitano sulla strada e quindi una parte di colpa (da valutare di volta in volta) va attribuita anche a lui.

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