fbpx

La Morale delle Automobili

SOSIncidente_News_ValigieAuto_1_18

La Morale delle Automobili

Le automobili hanno una morale?

A questa domanda, fino a qualche anno fa, avremmo risposto tutti allo stesso modo (a parte i pochi fanatici di fantascienza, ovvio!) ma, oggi, il quesito diventa oggetto di uno studio che ha coinvolto moltissime persone in tutto il mondo.

Lo scorso anno, un sondaggio su scala mondiale, i cui risultati sono stati pubblicati sul numero di Nature di ottobre 2018, ha dato un risultato tutt’altro che scontato.

Il bandolo della matassa era “come ragionano le auto a guida autonoma quando sono difronte ad una scelta”?.

La scelta non era tra fermarsi o meno ad uno Stop, dare la precedenza, regolare la velocità secondo i limiti imposti.

Cerca di immaginare che sei alla guida del tuo veicolo e stai percorrendo una strada costeggiata da case e auto in sosta. Ti si presenta davanti un bambino che attraversa la strada correndo. Fai subito due conti e capisci che non riuscirai ad evitarlo, a meno che non sterzi verso destra, andando a colpire uno dei veicoli in sosta: distruggerai probabilmente due auto ma farai salva la vita del bambino.

Immagina adesso che ai lati della strada non ci sono auto in sosta ma due persone anziane che passeggiano. A questo punto devi scegliere se salvare il bambino o l’anziano che passeggia.

C’è inoltre da capire come reagiresti se per evitare di investire un’altra persona metteresti a rischio  la tua stessa vita o quella delle persone che sono in auto con te.

I risultati dello studio hanno mostrato che i principi morali degli uomini non sono universali, bensì variano a seconda della cultura, delle condizioni economiche e dell’area geografica di provenienza.

In alcune zone del mondo il dilemma si è manifestato anche quando il guidatore doveva scegliere tra un animale e un essere umano.

Ora, visto che siamo tutti d’accordo sul fatto che le auto a guida autonoma saranno sempre più diffuse, poniti questa domanda: è giusto, secondo te, far decidere ad una macchina chi debba vivere e chi debba morire?

E soprattutto, non vorresti sapere come la pensava l’ingegnere che ha programmato la tua macchina?

Condividi questo articolo su: