La legge distingue, per quanto riguarda i rapporti diretti (coniuge, figli e padre), se ci sono stati danni fisici e/o danni materiali. I danni fisici sono sempre compresi, per cui, se il padre, ad esempio facendo retromarcia davanti casa, investe il proprio figlio causandogli una lesione, tale va risarcita. Potrebbe capitare che, nell’incidente, ci siano anche danni a cose. Se, ad esempio, nel fare retromarcia il padre colpisce il figlio che è in bici, l’assicurazione RCAuto pagherà solo i danni fisici e non pagherà i danni alla bicicletta.

A lungo si è dibattuto sul fatto che i danni materiali debbano essere liquidati nel caso in cui padre e figlio non siano conviventi. In effetti, l’art. 122 citato sopra, indica in un unico paragrafo il fatto che i danni materiali sono esclusi per il coniuge non legalmente separato, il convivente more uxorio, ascendenti diretti legittimi, naturali o adottivi del conducente, nonché gli affiliati e altri parenti fino al terzo grado, quando sono conviventi.

Alcune interpretazioni si sono quindi orientate nell’escludere i dipendenti diretti solo nel caso in cui fossero conviventi con il responsabile del sinistro. Con la sentenza della Cassazione civile sez. III, 28/08/2013, n.19796, che fa riferimento anche a quanto indicato da altre sentenze (seppure fossero pubblicate prima dell’entrata in vigore dell’art. 122 del Codice delle Assicurazioni private, che ha sostituito la legge 990 del 1969 e le successive modifiche effettuate con la legge 142 del 1992), si è definitivamente affermato che i discendenti diretti sono esclusi sempre, anche se non conviventi, per quanto riguarda i danni materiali.

Quindi, riassumendo, nel caso in cui un padre danneggi un figlio in un incidente stradale, l’assicurazione RC Auto risarcirà solo i danni fisici, mentre i danni materiali saranno sempre esclusi. Se hai avuto un danno di questo tipo non esitare a contattare la sede Sos Incidente più vicina a te.