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Assicurazioni: Risarcimento ridotto per chi sceglie l’officina di fiducia?

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Assicurazioni: Risarcimento ridotto per chi sceglie l’officina di fiducia?

La Corte di Cassazione, con la sentenza 33402/2024 depositata il 19 dicembre, ha stabilito che le compagnie assicurative possono legittimamente inserire nei contratti clausole che differenziano l’indennizzo in base alla scelta dell’assicurato riguardo all’officina per le riparazioni. Una decisione che riaccende il dibattito su una questione annosa e complessa.

Il caso giudiziario

La vicenda ha origine da una polizza assicurativa che copriva i danni da atti vandalici su un’auto. Il contratto prevedeva due opzioni:

  • Riparazione in un’officina convenzionata: indennizzo integrale.
  • Riparazione in un’officina non convenzionata: applicazione di uno scoperto del 20%, con un minimo di 1.500 euro.

In seguito a un sinistro, l’assicurato ha scelto un’officina di fiducia, che ha successivamente agito legalmente come cessionaria del credito per ottenere la differenza non riconosciuta dalla compagnia. La clausola è stata contestata come abusiva, poiché ritenuta limitativa della libertà contrattuale.

Le sentenze di merito e la decisione finale

In primo grado, il giudice di pace ha respinto la richiesta, mentre il Tribunale ha ribaltato la decisione, dichiarando nulla la clausola ai sensi del Codice del Consumo. La nullità era motivata dalla presunta imposizione di limiti alla libertà contrattuale dell’assicurato, senza adeguati vantaggi compensativi.

La Cassazione, però, ha capovolto il giudizio d’appello, chiarendo che:

  • La clausola non limita in modo significativo la libertà contrattuale dell’assicurato, che conserva la possibilità di scegliere l’officina.
  • La differenza nell’indennizzo rappresenta un accordo legittimo tra le parti e non costituisce uno squilibrio economico rilevante.
  • Scoperti e franchigie sono strumenti validi per delimitare l’oggetto del contratto, senza che l’assicurazione a valore pieno debba essere considerata un diritto inalienabile.

Cosa pensiamo noi di SOS Incidente?

Questa sentenza non può essere giudicata né giusta né sbagliata, ma va contestualizzata. La decisione della Corte di Cassazione riguarda una garanzia accessoria alla RC Auto (in questo caso, una polizza sugli atti vandalici) derivante da un contratto stipulato tra assicuratore e assicurato.

Ben diversa, però, è la situazione in cui le compagnie assicurative impongono agli assicurati di rivolgersi a carrozzerie convenzionate per riparazioni derivanti da incidenti stradali causati da terzi.

Se da un lato questa sentenza conferma che clausole con scoperti o condizioni differenziate possono essere considerate valide, purché non impongano obblighi stringenti, dall’altro non autorizza le compagnie a introdurre clausole vincolanti per i danni da responsabilità civile, quando l’assicurazione risarcisce per conto del responsabile.

Quando rivolgersi a SOS Incidente?

Se hai dubbi sulla validità di una clausola assicurativa o ritieni che i tuoi diritti siano stati violati, SOS Incidente è al tuo fianco. Analizziamo il tuo caso, ti guidiamo nella comprensione del contratto e lavoriamo per garantirti il risarcimento che ti spetta.

Contattaci oggi stesso per una consulenza gratuita e difendi i tuoi diritti con il supporto di esperti.

Se possiedi una carrozzeria e sei costretto a rinunciare a parte della tua fattura a causa di queste clausole, chiamaci subito: faremo in modo che tu ottenga il giusto pagamento per il tuo lavoro.

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