
23 Lug Ictus scambiato per attacco di panico: giovane donna risarcita con due milioni di euro
Un errore di diagnosi in pronto soccorso ha cambiato per sempre la vita di una ragazza di 27 anni, colpita da un ictus ma inizialmente trattata per un attacco di panico. A causa del ritardo nell’individuazione della patologia, la giovane ha riportato danni neurologici gravissimi che l’hanno resa tetraplegica. Il risarcimento riconosciuto ammonta a due milioni di euro.
La vicenda ha avuto inizio nel 2020, quando la giovane si era presentata al pronto soccorso con sintomi importanti: formicolii, mal di testa e un forte dolore all’orecchio sinistro. I medici, tuttavia, avevano ipotizzato una crisi psichiatrica e, solo dopo alcuni giorni e ulteriori accertamenti, era arrivata la conferma dell’ictus. Secondo le perizie, se la diagnosi fosse stata tempestiva, entro le prime sei ore, ci sarebbero state buone possibilità di contenere le conseguenze cliniche.
Il procedimento penale avviato nei confronti dei medici coinvolti si è concluso con la remissione della querela e l’estinzione del reato. Nonostante ciò, resta la drammaticità dell’evento e il senso di ingiustizia espresso dalla famiglia, che non ha mai ricevuto scuse né comunicazioni da parte dell’Azienda sanitaria.
Il risarcimento ottenuto sarà destinato all’acquisto di una nuova abitazione accessibile e di un mezzo attrezzato per permettere alla ragazza di muoversi. La famiglia ha inoltre annunciato il trasferimento dal Trentino al Friuli, per iniziare una nuova fase della propria vita.
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