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Risarcimento per incidente durante lo smart working: il caso del Tribunale di Milano

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Risarcimento per incidente durante lo smart working: il caso del Tribunale di Milano

Il Tribunale del Lavoro di Milano ha recentemente stabilito un importante precedente, condannando l’INAIL a risarcire una donna che, durante lo smart working, si era infortunata accompagnando la figlia a scuola. La sentenza riconosce che il lavoratore, anche in regime di lavoro agile, deve essere tutelato in situazioni che si verificano durante attività legate alla gestione della vita quotidiana.

La vicenda riguarda una funzionaria dell’Agenzia delle Dogane, costretta a lavorare da casa a causa della pandemia. La donna aveva chiesto e ottenuto un permesso per ritirare la figlia di sette anni all’uscita della scuola, situata a circa un chilometro e mezzo dalla sua abitazione. Durante il tragitto, è caduta riportando una menomazione permanente.

L’INAIL aveva negato il risarcimento, sostenendo che l’incidente non fosse riconducibile a un rischio legato all’attività lavorativa, ma a un rischio generico, comune a tutti i cittadini. Secondo l’ente, l’infortunio non avrebbe avuto alcun collegamento con il lavoro svolto, poiché la donna si era allontanata dall’ambiente domestico per una questione privata, ossia accompagnare la figlia a scuola.

La donna ha quindi presentato ricorso al Tribunale del Lavoro, richiedendo un risarcimento di 71mila euro per l’inabilità temporanea causata dalla caduta e per le spese mediche sostenute.

La giudice del lavoro ha stabilito che, pur non riconoscendo l’intera cifra richiesta, la donna avesse diritto a un risarcimento parziale di poco più di 10mila euro. Nella sentenza, viene chiarito che “il lavoratore è tutelato quando si allontana dall’azienda o dal luogo di lavoro in occasione di pause, riposi e permessi, soprattutto per esercitare diritti personali che non possono essere sacrificati”. Questo principio viene applicato anche al lavoro in smart working, poiché l’infortunio si è verificato durante una sospensione dell’attività lavorativa per motivi legittimi.

Questa sentenza conferma che i lavoratori in smart working possono richiedere tutela anche in situazioni che riguardano la gestione della vita familiare. Se ti trovi in una situazione simile o hai subito un incidente durante lo smart working, contattaci subito per ricevere assistenza e valutare la possibilità di ottenere un risarcimento.

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