
12 Lug Mancata diagnosi in pronto soccorso: chiesto maxi risarcimento da oltre 700mila euro
Un uomo è deceduto dopo essersi recato al pronto soccorso dell’ospedale Giovanni Paolo II di Sciacca, dove, secondo l’accusa, i medici non avrebbero diagnosticato una dissezione aortica, una patologia vascolare rara e gravissima, che richiede un intervento chirurgico urgente per evitare il decesso. I familiari sostengono che quella mancata diagnosi abbia compromesso definitivamente le possibilità di sopravvivenza del paziente, e chiedono ora un risarcimento di oltre 700 mila euro all’Asp.
In sede penale, il tribunale di Sciacca aveva disposto l’archiviazione, non avendo rilevato profili di responsabilità nei comportamenti dei sanitari sulla base dell’istruttoria e della documentazione clinica. Ma i familiari della vittima non si sono fermati. Archiviata la vicenda penale, è stato avviato un procedimento civile per ottenere il risarcimento dei danni. La richiesta ammonta esattamente a 726.793 euro e la prima udienza è fissata per il 10 ottobre.
Quando un caso di malasanità non trova spazio in ambito penale, può essere comunque affrontato in sede civile, dove ciò che si valuta è il danno subito e il nesso tra la condotta medica e l’esito tragico. In questi casi è fondamentale affidarsi a professionisti in grado di ricostruire correttamente il quadro clinico, i doveri non rispettati e i danni patrimoniali e non patrimoniali subiti dai familiari.
SOS Incidente supporta le famiglie anche nei casi di responsabilità medica. Se hai perso una persona cara per una presunta negligenza sanitaria o pensi che ci siano state omissioni o errori diagnostici, puoi contattarci per una consulenza gratuita. Analizziamo il caso con l’aiuto di medici legali e avvocati esperti, e ti aiutiamo a ottenere il risarcimento che ti spetta.
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