22 Giu Sos Incidente di Lecce festeggia il suo primo anno di attività
Giuseppe Barbara ha soli 29 anni, ne aveva 28 quando ha deciso di lanciarsi e diventare autonomo professionalmente. Il primo anno è volato, con soddisfazioni ma con una fame di crescere sempre di più.
Come ti senti ad aver raggiunto un anno dall’apertura del tuo punto Sos Incidente a Lecce?
Sono molto contento, non potrei non esserlo. Lo studio sta crescendo e se non ci fossero stati due mesi di chiusura, a causa del Coronavirus, sarebbero arrivati più sinistri. Ovviamente non mi sono fatto abbattere, oggi ce lo lasciamo alle spalle, perchè le cose possono migliorare nei prossimi mesi. Come ho già detto, purtroppo non sono entrate in quei due mesi nuove pratiche, ho avuto modo di lavorare meglio su quelle prese in carica prima, mi sono concentrato sullo studio, sulla formazione professionale e sulla mia crescita personale. Adesso sto vivendo il periodo di concretizzazione di ciò che è stato fatto nei primi sei mesi. Prima ho dovuto farmi conoscere, acquisire visibilità e autorevolezza. A Lecce la figura del professionista del risarcimento danni non era così conosciuta, gli avvocati si occupano di assistenza sui sinistri.
Come hai deciso di aprire un’infortunistica?
Io mi sono laureato in giurisprudenza ed ho preso il praticantato di avvocato. Ho lavorato in uno studio, in una branca in cui ci occupavamo di sinistri stradali. Successivamente sono passato ad un’agenzia assicurativa e mi occupavo appunto di sinistri. A 28 anni cresceva in me il desiderio di diventare indipendente, e soprattutto aiutare i clienti, stare dalla loro parte al loro fianco. Lavorando in questa agenzia e ricevendo richieste danni da tutta Italia, ho avuto modo di affacciarmi e conoscere il mondo delle infortunistiche. Ho preso un pò di nominativi, mi sono informato, ho svolto colloqui per conoscere meglio le realtà fino a che ho scelto di sposare Sos Incidente. Francesco Bartoccioni e Gabriele Pennacchini, i fondatori, mi hanno trasmesso la loro ambizione di voler crescere e quanto ci tenessero ad affiancare i loro affiliati. Infatti ho provato testarlo con mano.
Com’è stato aprire un tuo ufficio?
E’ stato ed è tuttora entusiasmante. Ogni cosa dipende da te, sei tu il responsabile dell’andamento del lavoro, hai tanta autonomia e flessibilità, ma altrettanti sbalzi d’umore dovuti allo stress se qualcosa non dovesse andare dal verso giusto o se non arriva il numero di sinistri desiderato.
Quali erano le tue paure iniziali?
Inizialmente avevo paura di non riuscire a posizionarmi e consolidarmi con questa professione nella realtà di Lecce. E’ un settore particolare ed è difficile entrare in contatto con i carrozzieri, perchè in molti hanno già contatti con i periti assicurativi. Infatti questo è stato un ostacolo che ho dovuto affrontare e che ancora sto cercando di superare. Le carrozzerie sono diffidenti, e sto lavorando tanto sulle modalità di approccio con loro, per entrare in un rapporto di fiducia e di affiliazione. Nel nostro settore il rapporto con loro è fondamentale, infatti in questi mesi ci sono stati tanti progressi.
Se dovessi guardarti indietro e vedere Giuseppe di un anno fa, che consigli gli daresti?
Ah bella domanda, gli direi di credere in se stesso e fare le stesse cose che ho fatto io per arrivare fin qua.
Il mio obiettivo per questo anno è di raggiungere un importante numero di pratiche chiuse, essere affiancato da carrozzerie che mensilmente mi passano sinistri, nonostante i due mesi di chiusura forzata. Voglio diventare un punto di riferimento per tutti quelli che vogliono essere assistiti nel loro risarcimento danni.
Come sei cambiato in un anno come persona, sia professionale che umana?
Ho imparato a non soffermarmi solo sulla prima impressione, ma rapportarmi meglio con le persone che incontro, facendo domande di qualità.
Quali sono i tre valori che hai maturato come professionista del risarcimento danni?
Sono professionalità, trasparenza e determinazione, quella fondamentale. Essere determinati è molto importante, altrimenti senza la determinazione ci si può sentirsi limitati e penalizzati nel rapporto con le altre persone. Anche con i carrozzieri io devo essere determinato a raggiungere l’obiettivo di acquisire la loro fiducia e portarmi a casa la partnership. Se non fossi così non mi prenderebbero sul serio.
Come ti vedi tra 5 anni?
Tra 5 anni mi vedo stabile, vorrei avere tante carrozzerie con cui collaborare e ingrandire il mio ufficio con dei dipendenti, così da poter delegare a loro alcuni compiti, come assistere il cliente e diventare punto di riferimento per la zona di Lecce per chi subisce un incidente, non solo auto, ma anche danni fisici, danni all’abitazione o anche danni da responsabilità civile.
Che visibilità ha raggiunto Sos Incidente, oggi, nella città salentina?
Io sto spingendo molto con la pubblicità e in un anno ho acquisito una bella posizione, sono in un punto strategico, ho una bella insegna. Ancora oggi in pochi conoscono questo tipo di lavoro, e soprattutto qui nel sud di Italia ce ne sono pochi di studi. Per cui più lavoro, più mi conosceranno, anche grazie al passaparola. Sono fiducioso di crescere. Sono molto soddisfatto di quello che ho ottenuto in soli 12 mesi, e sono contento di aver fatto la scelta giusta scegliendo Sos Incidente. Il nostro punto di forza è quello di essere sempre collegati con i clienti, di essere sempre preparati a poter affrontare ogni caso. Sono contento della visibilità che abbiamo sui social network e al sito internet sempre completo e aggiornato, in questo modo possiamo farci conoscere anche verso la parte di clientela più smart.