04 Giu Passeggero risarcito anche se lo scooter non è omologato per due: la Cassazione fa chiarezza
Chi sale a bordo di uno scooter non omologato per trasportare due persone non perde automaticamente il diritto al risarcimento in caso di incidente. A stabilirlo è la Cassazione con la sentenza n. 2970 del 6 febbraio 2025, affermando un principio importante: non si può dare per scontato che il passeggero conosca le regole tecniche di omologazione del mezzo.
Un passeggero era rimasto gravemente ferito dopo una caduta dallo scooter guidato da un amico. Il veicolo, oltre a non essere assicurato, non era omologato per trasportare due persone, come evidenziato dalla targa a cinque cifre (indicativa di immatricolazione antecedente al 1999). In primo e secondo grado, i giudici avevano riconosciuto un concorso di colpa del 50% per il passeggero, riducendo così il risarcimento.
La Corte di Cassazione ha ribaltato la decisione, affermando che non basta la vetustà del mezzo o la composizione della targa per dedurre che il passeggero sapesse del limite di omologazione. Secondo i giudici, non è corretto dedurre la consapevolezza di un fatto tecnico da elementi non universalmente noti, come la tipologia della targa o l’età del ciclomotore.
Inoltre, per la Cassazione la semplice presenza del passeggero non basta a dimostrare che il sinistro sia stato causato da tale comportamento. Serve una prova concreta che dimostri che il peso del passeggero abbia influito sulla perdita di stabilità del veicolo.
La sentenza rafforza la tutela del trasportato su veicolo non conforme, chiarendo che il diritto al risarcimento spetta per intero, salvo prova che la condotta del passeggero abbia inciso effettivamente sul verificarsi del sinistro.
Se hai subito un danno come passeggero in un incidente, anche in condizioni non regolari, potresti avere diritto a un risarcimento completo. Non dare nulla per scontato: la legge ti tutela.
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