29 Apr Rumori da ascensori in condominio: nuove tutele per i condòmini
Negli ambienti condominiali, una fonte comune di disturbo è rappresentata dai rumori generati dagli impianti ascensori. Se in passato, questo problema era meno sentito, oggi la presenza dell’ascensore è considerata indispensabile nelle nuove costruzioni, tanto che la legge facilita l’installazione in edifici ancora sprovvisti, prevedendo incentivi fiscali e processi decisionali semplificati per l’adozione di tale innovazione.
La gestione dei rumori provenienti dagli ascensori, tuttavia, presenta delle complessità in quanto si tratta di impianti di proprietà condominiale. Nonostante ciò, recenti sviluppi giurisprudenziali hanno mostrato una maggiore attenzione verso la protezione dei condòmini da questo tipo di disturbi.
Una sentenza emblematica è quella emessa dalla Corte di Appello di Firenze nel febbraio 2024, che ha riconosciuto il diritto al risarcimento di un condomino disturbato dal rumore dell’ascensore, anche in assenza di prove dirette di un danno alla salute. Questo caso sottolinea come la vivibilità quotidiana di un appartamento possa essere compromessa dal posizionamento e dall’attività dell’ascensore, sollevando questioni di godimento pacifico degli spazi abitativi.
La decisione della corte si basa sulle norme della Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo, in particolare sull’articolo 8, che tutela il diritto al rispetto della vita privata e familiare. La Corte Europea dei Diritti dell’Uomo ha più volte sanzionato gli Stati membri per il mancato intervento contro le violazioni di questo diritto, stabilendo che le molestie che superano le ordinarie difficoltà di convivenza devono essere oggetto di misure correttive efficaci da parte delle autorità.
In virtù di questa normativa, la Corte di Appello ha accolto la richiesta di risarcimento di una condomina, riconoscendo che il rumore dell’ascensore superava i limiti di normale tollerabilità e influiva negativamente sulle attività quotidiane all’interno dell’appartamento. Anche se non è stato riconosciuto un danno biologico specifico per disturbo del sonno, la sentenza ha comunque condannato il condominio a un risarcimento equitativo per il disagio subito.
Questa sentenza sottolinea l’importanza delle tutele previste dal diritto europeo in materia di rispetto della vita privata, applicandole a situazioni di vita quotidiana come i rumori molesti in ambiente condominiale. Dimostra, inoltre, una crescente sensibilità nei confronti delle esigenze dei singoli condòmini, ponendo le basi per una maggiore protezione contro i disturbi derivanti da impianti comuni.
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