
14 Ott Leandro Claps, titolare di SOS Incidente Potenza, celebra il primo anno di successi e sfide
Leandro Claps, titolare di SOS Incidente Potenza, celebra il suo primo anniversario dall’apertura dell’ufficio, ripercorrendo un anno di crescita e difficoltà superate. Da quando ha deciso di intraprendere questa nuova avventura, Leandro ha lavorato duramente per costruire una rete di relazioni solide e offrire un servizio completo ai suoi clienti. Scopriamo come l’impegno, il supporto della casa madre e una formazione costante lo abbiano accompagnato in questo percorso, guardando al futuro con ambizione e determinazione.
Facciamo un bilancio di questo tuo primo anno in Sos Incidente.
Come bilancio, posso dire che è stato un anno sicuramente impegnativo. Avviare un’attività nuova da zero richiede sempre tanto impegno, ma devo ammettere che non è stato troppo pesante. Il fatto di avere alle spalle una società e delle persone che mi hanno guidato in ogni aspetto del lavoro ha reso tutto più semplice, in un certo senso. È stato anche un anno entusiasmante: ho avuto l’opportunità di conoscere tante persone nuove, e credo che questa sia una delle cose più importanti quando si costruiscono relazioni. È stato un anno difficile, come ho già detto, ma pieno di spunti e che fa presagire un futuro migliore.
Ma di cosa ti occupavi prima?
Vengo sempre dal settore della consulenza assicurativa.
Quindi un po’ diciamo che lo conoscevi già?
Sì, anche se ero in un settore parallelo.
Come hai deciso di entrare in SOS Incidente, come l’hai trovato?
L’ho conosciuto per caso. Il mondo del risarcimento era un campo che sinceramente non conoscevo. Un giorno mi sono imbattuto in una sponsorizzata su Facebook che mi ha incuriosito. Il fatto che l’annuncio fosse strutturato attorno al concetto di “gratis” colpiva subito. Mi sono subito interessato perché ho visto del potenziale per il mio territorio, che era ancora scoperto. Poi, approfondendo la questione, ho incontrato Gabriele Pennacchini in sede, abbiamo parlato e lì mi sono convinto.
A Potenza ci sono altri competitor che fanno infortunistica e risarcimento danni?
Sì.
E i clienti come scelgono te piuttosto che andare da altri?
Questa è una bella domanda. Diciamo che stiamo lavorando molto sulla creazione di relazioni, prima di tutto con gli enti coinvolti, quindi le carrozzerie e gli assicuratori, che sono i primi con cui si entra in contatto quando avvengono i sinistri. Poi, ovviamente, dipende anche dal lavoro quotidiano che si svolge, ma sicuramente abbiamo dei punti di forza rispetto ai competitor. Offriamo un servizio a 360 gradi che va dalla gestione globale del sinistro, all’anticipo delle spese mediche, fino alla fornitura di un’auto sostitutiva. Insomma, copriamo tutto ciò che riguarda il pacchetto del sinistro.
Quindi i clienti come ti arrivano principalmente, attraverso la rete che hai creato o anche vedendo l’ufficio per strada?
La maggior parte arriva dalla rete, poi qualcuno ci trova tramite passaparola o perché vede l’ufficio per strada.
Con quanti carrozzieri hai fatto rete?
Sono almeno una dozzina. Poi, è chiaro che ci sono quelli che ti passano tante pratiche e quelli che ne passano una o due, sono situazioni diverse.
Incontri delle difficoltà con i carrozzieri che magari hanno paura di inimicarsi i periti?
Dipende. Ci sono carrozzieri che, magari, non ti conoscono ancora, ma ti danno subito la prima pratica. Una volta che vedono che è andato tutto bene, si fidano. Poi ci sono quelli che ho visitato più volte e che, per un motivo o per l’altro, non fanno mai il passo. Dopo qualche mese, magari, arriva l’opportunità e ti passano la prima pratica. A quel punto il rapporto cambia. Non ti nascondo che ci sono anche quelli che, dopo un anno, non hanno ancora passato nulla. Però, io faccio il mio lavoro e sono sempre disponibile.
Tu lavori da solo lì, quindi come gestisci il tuo tempo tra la parte burocratica e la parte della rete, quindi andare dai carrozzieri, assicuratori, centri medici?
Sì, diciamo che divido le giornate. Ci sono giorni in cui mi dedico principalmente al commerciale, quindi, o in ufficio non ci passo proprio, oppure ci passo solo a fine giornata. Altri giorni, invece, mi dedico alla parte gestionale, come la chiamata delle pratiche, lo scadenziario e altre attività correlate. Mi sono trovato bene a dividere il tempo in questo modo, senza mescolare i compiti, perché ho notato che così riesco a essere più produttivo.
E quali sono stati i tuoi punti di forza e di debolezza in questo primo anno?
Come punti di forza, sicuramente posso dire che il fatto di avere alle spalle una società che è presente quotidianamente è stato fondamentale. Inoltre, il supporto di un tutor, Francesco Bartoccioni, è stato molto utile. Anche se non ci vediamo ogni giorno, ci sentiamo settimanalmente e questo aiuto è stato importante, soprattutto all’inizio, quando ci sono tante cose nuove da gestire. Le difficoltà, però, sono normali in ogni attività. Partire da zero significa dover affrontare anche la concorrenza, quindi il lavoro da fare è quello di diventare un punto di riferimento per il territorio, in modo che i clienti riconoscano i servizi che offriamo.
Cosa ne pensi della formazione? Partecipi attivamente ai webinar e ai workshop?
La formazione è uno dei motivi per cui ho deciso di entrare in questa attività. Sono una persona che ama formarsi, quindi seguo corsi e leggo molto anche per conto mio. La formazione è fondamentale in un’attività come questa, dove ci sono aggiornamenti costanti. Devi essere sempre sul pezzo per conoscere le novità del settore. Devo dire che l’azienda fornisce un buon supporto sotto questo aspetto.
Cosa ne pensi del team? Riesci a confrontarti anche con gli altri uffici che magari hanno qualche anno di esperienza in più?
Sì, è capitato che avessi qualche dubbio e mi sono confrontato con altri uffici più esperti. Devo dire che sono stato molto soddisfatto, perché essendo passati prima di me, sapevano esattamente di cosa stavo parlando.
Per il secondo anno, quali obiettivi ti sei posto? Dove senti di dover ancora migliorare?
Per il secondo anno, l’obiettivo principale è consolidare quello che ho fatto. Vorrei incrementare almeno del 10% rispetto a quanto ho raccolto quest’anno. Un altro obiettivo è entrare nella “fase due” e fare l’esame di abilitazione. Il mio desiderio è anche quello di espandermi in prospettiva, quindi magari pensare ad aprire un point nel territorio della Basilicata.
Nel tuo ufficio hai anche la macchina sostitutiva?
Sì.
Quindi hai fatto un passo avanti già?
Sì, per me era fondamentale. L’ho presa quasi subito, un mese dopo, perché è un servizio che non puoi davvero fare a meno. Sta funzionando molto bene e aiuta anche come mezzo pubblicitario. Inoltre, in alcuni casi è davvero una salvezza, perché magari il carrozziere non ha un’auto sostitutiva e quindi ce la chiede.
Qual è stata la soddisfazione più grande che hai avuto in questo anno?
La soddisfazione più grande è sicuramente quella di vedere un cliente contento a fine pratica. Quando riesci a superare le aspettative di ciò che si immaginavano e risolvi completamente un problema, è davvero gratificante. Ti rendi conto di essere stato fondamentale per lui.
Dopo un anno da patrocinatore, che valore senti di aver acquisito?
Sicuramente rispetto all’inizio mi sento molto più competente e ferrato in materia. Se dovessi mettere un valore, direi che la professionalità è quello che ho acquisito maggiormente.