12 Apr Si vince all’inizio: il protocollo per diventare professionisti stimati, autorevoli e con ottimi guadagni
“Si vince… all’inizio. Come diventare un professionista di successo nel risarcimento danni” è il libro scritto da Gabriele Pennacchini, co-fondatore di Sos Incidente, uscito il 1 aprile 2021 e andato sold-out su Amazon nei giro di una giornata. Un protocollo di lavoro basato sugli anni di esperienza di Pennacchini come patrocinatore stragiudiziale.
Come ti senti ad aver scritto un libro che su Amazon è andato a ruba nello stesso giorno dell’uscita?
Aver portato per iscritto, sulle pagine di un libro, la mia vita è stata una bella esperienza, in cui ho raccontato come le mie difficoltà e alcuni fallimenti siano diventati dei punti di forza per gestire la mia professione che ho intrapreso nuovamente negli ultimi dieci anni. I tre pilastri su cui si basa il protocollo sono stati parte della mia crescita personale e possono essere utili per pianificare e superare questo difficile periodo che stiamo vivendo, a causa della pandemia da Covid19. Infatti mi ha colpito ricevere grande interesse esterno perchè il mio libro vuole essere una guida per tutti i professionisti e gli imprenditori.
Considerando che nel sottotitolo si intende che sia indirizzato alla figura di professionista nel risarcimento danni, non temi che possa essere troppo settorializzato?
L’obiettivo principale del libro è quello di sensibilizzare i colleghi nel saper negoziare e nel possedere una preparazione adeguata prima di prendere in carico una pratica, cosa che non tutti fanno. Da un lato si trovano le compagnie che vogliono pagare il giusto risarcimento solo a valle di una dimostrazione precisa e dettagliata del danno. Dall’altra parte ci sono i clienti che pensano di sapere. Al giorno d’oggi essere invincibili significa saper già trovare gli elementi chiari dall’inizio, soprattutto perchè il guadagno arriva alla fine. Non ci si deve focalizzare solo sulle normative perchè si rischia di perdere.
Per questo motivo l’hai chiamato “Si vince… all’inizio”?
Esatto, all’interno del libro voglio proprio far capire che prima si focalizza l’obiettivo, analizzando gli elementi per dimostrare la responsabilità, preparando la strategia da mettere in azione e poi capire di cosa si ha bisogno per ottenere il risultato sperato. Già prima di partire devo conoscere la strada. E’ come organizzare un viaggio: prima prepari l’itinerario e la valigia, poi parti.
Come è nato questo protocollo di lavoro?
Basandomi sulle mie esperienze passate e sui miei fallimenti, ho estrapolato i punti chiave che mi hanno permesso di riscattarmi e ottenere i miei successi da dieci anni a questa parte. Soprattutto nel momento in cui ho iniziato ad affiancare i professionisti del risarcimento all’interno dei loro uffici mi sono accorto che avrei avuto bisogno di un metodo stilato punto per punto, azione per azione, alla cui base vi è la comunicazione e il sapere come fare e quando fare determinate azioni, in quanto ci sono dei tempi stabiliti e molto chiari. L’efficacia di questo distillato sta proprio nell’aver aiutato anche professionisti acerbi del settore che partivano da zero.
Come hai deciso di riportare tutto su carta?
Scrivere un libro era una delle ultime cose che avrei pensato di fare nella mia vita, non mi ha mai appassionato. Invece negli ultimi tre anni ho iniziato a frequentare un Master di Coaching in cui sono stato messo di fronte a prove fisiche e mentali tra le quali anche scrivere un libro. Ho deciso di non tirarmi indietro e superare anche quella basandomi su una delle mie linee guida: “se c’è una cosa che non ti piace fare è quella che devi fare tra le prime”. Il lockdown dell’anno scorso è stato il periodo chiave perchè ho avuto modo di dedicare del tempo a me stesso scoprendo la lettura, la scrittura e tante cose che pensavo fossero superflue e invece oggi fanno parte del mio successo. Questo libro deve diventare una testimonianza per tutte quelle persone che pensano di non potercela fare.
Hai incontrato difficoltà nella stesura del libro?
Sicuramente la difficoltà maggiore è stata proprio nel cimentarmi sulla scrittura, su cui non mi sono mai applicato granché. Dopo di che ho messo in pratica il mio protocollo: ho buttato giù i pensieri, ho preparato una mappa ed ho iniziato due ore al giorno a scrivere qualche stralcio, qualche pagina, cancellare e riscrivere nuovamente finché sono arrivato all’ultima frase della conclusione.
Come pensi che il tuo libro possa attrarre le persone ad entrare nel settore del risarcimento?
Come primo punto il libro è un esempio per chi vuole imparare una professione anche partendo da zero; il protocollo può essere ricalcato e interiorizzato anche da altre persone; inoltre insegno su cosa focalizzarsi per iniziare questo lavoro. In molti pensano che senza conoscere le norme o il Codice Civile sia difficile, invece io faccio capire che la conoscenza incide solo del 30% la buona riuscita.
Ancora oggi tante persone che subiscono incidenti si affidano direttamente all’assicuratore, per cui una persona che si sta avvicinando al settore potrebbe aver timore che non si affidino a lui.
L’assicuratore è colui che deve pagare, ormai è chiaro a tutti. La preparazione di una pratica è difficile. Invece la figura del patrocinatore è un consulente esperto che deve mediare tra le parti: danneggiato e assicurazione che deve risarcire. E’ colui che visualizza, capisce il valore del danno e studia il tipo di polizza stipulata. La figura professionale sta ricevendo tante richieste perchè è un mercato in espansione.
Quali sono i tuoi obiettivi?
Come ho già detto prima con questo libro il mio obiettivo è sensibilizzare chi si trova all’interno del settore perchè una figura integrata. Non ci deve essere una lotta ma solamente un filo conduttore per portare a casa il risultato. Il nostro ruolo è mantenere un equilibrio tra la compagnia assicurativa e il danneggiato.
Quale consiglio daresti a chi si trova con il tuo libro tra le mani?
Gli direi che “Si vince… all’inizio” è un libro da acquistare subito, perchè espongo il metodo e la procedura partendo proprio dalla mia storia di vita. Sono esempi reali e concreti in cui ogni persona può immedesimarsi e prendere spunto per migliorare.
Ad oggi ti rendi conto di aver voluto approfondire altro nel libro?
Sicuramente avrei voluto concentrarmi maggiormente sulla comunicazione. Chissà magari se dovessi fare un secondo libro, dedicherei le sue pagine interamente alla comunicazione, perchè la comunicazione incide sul comportamento per cui è importante saper comunicare per portare a casa il risultato.