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AL VIA GLI SPOSTAMENTI TRA REGIONI

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AL VIA GLI SPOSTAMENTI TRA REGIONI

Dallo scorso mercoledì 3 giugno non ci sono più la restrizioni per potersi spostare solo per motivi di salute, necessità e lavoro, tutti possono ora uscire dalle proprie regioni. È stato deciso nella serata del 28 maggio, quando anche i ministri più prudenti, tra cui Roberto Speranza, Ministro della Salute, ha letto con sollievo i dati del monitoraggio. Inizialmente si era parlato di non acconsentire a Lombardia, Piemonte e Liguria. Non c’erano ragioni per prevedere una riapertura programmata. L’isolamento della Lombardia avrebbe creato tensioni e soprattutto costretto a tardare una riapertura delle frontiere, dato che Milano è una delle città principali di snodo con l’estero. Gli squilibri tra i Presidenti delle regioni non sono mancati, da un lato Christian Solinas, della Sardegna, invocava passaporti italiani, mentre De Luca, in Campania, avrebbe voluto limitare l’ingresso di chi proviene dalla Lombardia. Il governo dal canto suo è intervenuto dicendo che non si possono bloccare i confini e soprattutto il turismo. Al contempo i governatori potranno decidere se far scattare misure di contenimento.
Non sarà necessario nessun altro provvedimento, basterà il dpcm del 16 maggio: “A decorrere dal 3 giugno 2020 gli spostamenti sul territorio nazionale possono essere limitati solo con provvedimenti adottati ai sensi dell’articolo 2 del decreto-legge 25 marzo 2020, n. 19, in relazione a specifiche aree del territorio nazionale, secondo principi di adeguatezza e proporzionalità al rischio epidemiologico effettivamente presente in dette aree”.

Quindi ci si può spostare già da una settimana, mantenendo sempre la prudenza nell’evitare assembramenti, indossare sempre i dispositivi di sicurezza. Nel contesto i dati sono incoraggianti e non può che essere di buon auspicio ad un graduale ritorno alla normalità.

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