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Le assicurazioni della controparte vogliono prendere tempo?

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Le assicurazioni della controparte vogliono prendere tempo?

Avrebbe dovuto essere un sabato spensierato con le amiche, tra musica e risate, invece per Letizia C. si è trasformato in una brutta nottata passata al pronto soccorso, a causa di un brusco buttafuori di un locale. Con Sos Incidente, dopo un anno dall’incidente, le cose sono andate per il meglio.

Era la notte tra il 2 e 3 febbraio dello scorso anno, quando Letizia con alcune sue amiche decidevano di passare il sabato sera al Giulia Disco Club di Acqualagna. Rientrando nel locale, dopo essere uscite fuori per fumare una sigaretta, la loro allegria si è imbattuta con la scontrosità del buttafuori, che le ferma in modo brusco per controllare se avessero il timbro. Ed è proprio la ragazza ad avere la peggio. Quando le ha preso la mano per controllarle il timbro, lo fa in un modo talmente rude da farle male al dito. Infatti l’epilogo della serata non è dei migliori: nottata al pronto soccorso con lo spiacevole inconveniente di una frattura al primo dito della mano sinistra, e un gesso da portare per 30 giorni.

Iniziava così il calvario di C., tra cure per la lesione ma anche voglia di avere la sua rivincita: il risarcimento per il danno subito. Il padre della ragazza ha deciso di affidarsi all’infortunistica Sos Incidente di Urbania per seguire la pratica della richiesta danni.

L’iter non è stato semplice, è durato quasi un anno, a causa dei bastoni tra le ruote posti dalla compagnia assicurativa dell’agenzia in cui lavorava il buttafuori.

Infatti Francesco Bartoccioni, titolare dell’infortunistica ha raccontato che “la compagnia assicurativa negava ogni responsabilità del buttafuori, incolpando addirittura le ragazze di quanto fosse accaduto”. Letizia stava perdendo le speranze di ottenere il risarcimento, fino a quando l’infortunistica ha preparato una querela che la giovane ha portato presso la stazione dei Carabinieri di Urbania.

La situazione si è sbloccata, Infatti la compagnia assicurativa non poteva più usare il pugno di ferro di fronte ad una querela.

“L’assicurazione ha incaricato un medico legale che visitasse Letizia e valutasse l’entità del danno subito dandole la completa ragione. Alla fine dell’anno 2019 abbiamo finalmente ottenuto il risarcimento, per un totale di 4500 euro”, ha concluso Bartoccioni.

Oggi quella frattura al dito è ormai un lontano ricordo perché il risarcimento ottenuto da Letizia è la parola fine a questa triste avventura in discoteca.

 

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